A cura del Dott. Recchia Luca
Introduzione
In data 20.05.2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sostegni Bis, un intervento che prevede uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro, avente l’obiettivo di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione che sono state adottate a seguito dell’emergenza Covid-19. Tale Decreto, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, interviene su diverse materie, che saranno poi oggetto di separato approfondimento.
I nuovi contributi a fondo perduto
Il capitolo di spesa più consistente (pari a circa Euro 15 miliardi) è rappresentato dai contributi a fondo perduto riguardanti i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, indipendentemente dalle attività economiche esercitate.
Come vedremo separatamente, il nuovo intervento è molto più articolato dei precedenti, in quanto l’obiettivo del legislatore è quello di raggiungere una platea più ampia possibile di beneficiari e di fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia.
La misura si articola su tre componenti:
- il primo livello è rappresentato da una sostanziale replica del precedente intervento previsto dal primo decreto “sostegni”, con un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinati scaglioni di ricavi, che abbiano subito una perdita media mensile di fatturato pari ad almeno il 30% tra gli esercizi 2019 e 2020 (fanno eccezione le partite iva attive dal 01.01.2019 per le quali è comunque garantito il contributo minimale);
- in secondo luogo abbiamo una misura di contributo a fondo perduto che osserva la perdita media mensile di fatturato conseguita tra i periodi 01.04.2019-31.03.2020 e 01.04.2020-31.03.2021;
- il terzo livello, invece, ha una finalità di “conguaglio” e considera come parametro di riferimento il risultato economico d’esercizio dei contribuenti, in luogo del fatturato. Il ristoro verrà elargito sulla base della perdita del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei contributi a fondo perduto già percepiti negli anni 2020 e 2021. Per questa misura, però, è richiesta una autorizzazione comunitaria e l’emanazione di un decreto che stabilisca parametri di riferimento da considerare ai fini del conteggio, le perdite richieste per accedervi, e le percentuali di ristoro che verranno elargite.
La conferma del contributo a fondo perduto di cui al decreto sostegni
Come si diceva il primo livello di contributi a fondo perduto è rappresentato dall’accredito automatico in misura pari al 100% del ristoro verso tutti quei soggetti che hanno la partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto e, inoltre, hanno presentato istanza e ottenuto il riconoscimento del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni, purchè non percepito in forma indebita o non sia stato restituito.
Il contributo a fondo perduto commisurato su un periodo infrannuale
Viene poi previsto un secondo livello di contributi a fondo perduto (che ha una duplice natura,ossia sostitutivo del contributo di cui al punto 2.1, ovvero integrativo dello stesso) rivolto ai soggetti titolari di PIVA stabiliti nel territorio dello stato che svolgono attività di impresa, arte o professione o che producono reddito agrario, i quali:
- nel secondo periodo di imposta precedente a quello di entrata in vigore del decretonon abbiano registrato ricavi maggiori di Euro 10 milioni e
- che abbiano subito una perdita media mensile di fatturato pari ad almeno il 30% nel periodo compreso dal 01.04.2020 al 31.03.2021 rispetto al periodo compreso tra il 01.04.2019 e il 31.03.2020.
Tale contributo, come si diceva, ha una duplice natura:
- può essere alternativo al precedente: in questo caso i soggetti che non sono riusciti a percepire il contributo a fondo perduto previsto nel decreto sostegni in quanto non aventi una perdita media mensile di fatturato 2020 di almeno il 30% rispetto all’esercizio 2019, possono presentare istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto. In questo caso le percentuali riconosciute sulle perdite di fatturato medio conseguito sono più elevate perché devono tenere in considerazione il fatto che questi soggetti non hanno percepito ristori con il primo decreto sostegni;
- può essere integrativo del precedente: in questo caso i soggetti che hanno percepito il contributo a fondo perduto previsto nel decreto sostegni e che automaticamente ricevono una seconda tranche pari al 100% del precedente ristoro, possono presentare una istanza per il riconoscimento dell’eventuale maggior valore spettante e da quest’ultimo verrà scomputato quanto ricevuto da Agenzia Entrate (come seconda tranche). Se l’importo con questa seconda istanza risulta inferiore è comunque garantito il valore riconosciuto con il contributo di cui al punto 2.1. In questo caso le percentuali riconosciute sulle perdite di fatturato medio conseguito sono analoghe a quelle di cui al primo decreto sostegni.
Il contributo a “conguaglio”
Infine, il terzo livello di contributo a fondo perduto è rappresentato da questo ristoro avente natura perequativa. A differenza dei punti precedenti, la variabile di riferimento non è rappresentata dalla perdita di fatturato medio mensile, bensì dalla perdita di risultato economico d’esercizio. Il contributo in questione ha natura di “conguaglio” in quanto tiene in considerazione i contributi a fondo percepiti negli anni 2020 e 2021. Per l’operatività di questa misura tuttavia:
- è necessaria una autorizzazione a livello comunitario;
- viene demandata la regolamentazione di questo ristoro a un decreto ministeriale attuativo che dovrà stabilire non solo in maniera più precisa il parametro di riferimento, bensì percentuali di perdite necessarie per accedervi a questa misura e percentuali riconosciute;
- per accedere a questo conguaglio la norma richiede l’invio telematico della Dichiarazione dei redditi entro la data del 10.09.2021 in luogo del termine ordinario del 30.11.2021.
Altre misure per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese
Oltre al tema dei contributi a fondo perduto, il decreto sostegni bis interviene su diversi fronti, quali:
- credito d’imposta per canoni di locazione ed affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi intercorrenti da Gennaio a Maggio 2021, al ricorrere di determinate perdite di fatturato. Con riferimento invece ai tour operator, alle imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggio la misura è estesa sino al mese di Luglio 2021. Lo stanziamento complessivo ammonta a circa Euro 1,8 miliardi;
- bonus per la sanificazione e acquisto di DPI. Abbiamo la riedizione del credito di imposta per le spese di sanificazione e acquisto di DPI sostenute nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto 2021. La percentuale spettante è pari al 30% della spesa sino a un massimo di Euro 60.000 per ciascun beneficiario;
- proroga del contributo per il pagamento delle bollette elettrichediverse dagli usi domestici sino al mese di Luglio 2021;
- esenzione dell’acconto Imu dovuto entro il giorno 16.06.2021 (al verificarsi di determinate condizioni) ed esenzione della Tariper gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia;
- viene differita per ulteriori 2 mesi, per l’esattezza sino alla data del 30.06.2021, la sospensione delle attività di Agenzia Entrate-Riscossione.
- viene incrementato, tramite uno stanziamento pari a Euro 1,6 miliardi, la dotazione del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese;
- viene integrato, con Euro 100 milioni, ilFondo per gli operatori del turismo invernale.
- viene potenziato, tramite uno stanziamento di Euro 120 milioni, il Fondo per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici;
- con una dotazione di Euro 100 milioni viene istituito un “Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse”.
Altre misure previste
Vanno annoverate inoltre le seguenti misure:
- Accesso in via prioritaria al Fondo di garanzia per la prima casa per i giovani di età inferiore ai 36 anni, sino alla data del 31.12.2022.
- Proroga della moratoria dei finanziamenti per le PMI dal 30.06.2021 al 31.12.2021.
- Vengono prorogati al 31.12.2021 e rimodulati gli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le Pmi e da Garanzia Italia di Sace.
- Proroga dell’esenzione dal versamento del canone unico Tosap dalla data del 30.06.2021 alla data del 31.12.2021. Tale beneficio concerne le occupazioni effettuate dalle imprese di pubblico esercizio (es. esercenti l’attività di ristorazione), ovvero le occupazioni temporanee che vengono realizzate per l’esercizio dell’attività nei mercati.
- Proroga dell’entrata in vigore della c.d. plastic tax dal 01.07.2021al 01.01.2022.
- Proroga del credito d’imposta per investimenti pubblicitari in favore del settore sportivo sostenuti dalla data del 01.01.2021 alla data del 31.12.2021.
- Proroga per altre 4 mensilità (si arriva quindi sino a Settembre 2021) del Reddito di Emergenza al fine di sostenere le famiglie in difficoltà economica a causa del Coronavirus, previste dal Decreto Sostegni.
- Nuova proroga di due mesi, sino alla data del 31.08.2021, del blocco dei licenziamenti che interessa le aziende che utilizzano la Cassa integrazione ordinaria (ossia industria ed edilizia).
- Prevista una nuova indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport che avevano già beneficiato della stessa misura prevista con il decreto “sostegni”;
- Estensione all’esercizio 2021, per le imprese con almeno 100 dipendenti, del contratto di espansione e nuove risorse per i contratti di solidarietà;
- Introduzione del contratto di rioccupazione, volto a favorire l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro;
- Istituzione, con una dote di Euro 500 milioni, di un fondo destinato a finanziare misure urgenti a sostegno delle famiglie più vulnerabili.
- A favore degli Enti locali il Governo introduce misure per rafforzare il trasporto pubblico locale e per compensare le minori entrate dell’imposta di soggiorno.