A cura del Dott. Recchia Luca
Premessa
In primo luogo, l’ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) rappresenta una delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2021: per il triennio 2021-2023 viene introdotta la cassa integrazione per le partite IVA iscritte alla Gestione Separata INPS, misura a sua volta finanziata tramite un incremento dell’aliquota contributiva. Qui di seguito vengono spiegati i requisiti e le modalità per richiedere tale indennità.
Requisiti per accedere alla indennità ISCRO
La legge di Bilancio 2021 prevede che la cassa integrazione ISCRO venga riconosciuta, previa presentazione di apposita domanda telematica, ai lavoratori che contestualmente:
- esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo (e quindi sono iscritti alla Gestione separata INPS). Sono quindi esclusi coloro che sono iscritti alla gestione previdenziale artigiani-commercianti;
- non sono titolari di trattamento pensionistico diretto e non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non sono beneficiari del reddito di cittadinanza;
- hanno prodotto nell’esercizio precedente a quello di presentazione della domanda, un reddito di lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti;
- hanno dichiarato nell’esercizio precedente a quello di presentazione della domanda, un reddito non superiore a Euro 8.145, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
- sono in regola con i versamenti riguardanti la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- sono titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni da quello di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’attuale iscrizione alla gestione previdenziale.
Importo e durata
L’indennità è erogata per sei mensilità e corrisponde, sempre su base semestrale, al 25% dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle entrate, tenuto conto che in ogni caso l’indennità mensile non può essere inferiore al valore limite di Euro 250 e non può superare l’importo massimo di Euro 800.
I limiti di importo sono comunque annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto l’anno precedente.
La domanda ISCRO
La domanda, in cui sono autocertificati i redditi prodotti per gli anni di interesse, deve essere presentata dal lavoratore autonomo all’INPS esclusivamente in via telematica ed entro la scadenza del 31.10 di ogni esercizio.
Tale indennità può essere richiesta una sola volta nell’arco del triennio che va dall’anno 2021 all’anno 2023.
I controlli che precedono l’erogazione dell’indennità
Con riferimento alle verifiche incrociate tra Agenzia Entrate e Inps abbiamo quanto segue:
- l’INPS invia all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato domanda ISCRO al fine di verificare la sussistenza dei requisiti;
- l’Agenzia delle Entrate, a sua volta, comunica all’INPS l’esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti reddituali e autorizza l’erogazione.
Copertura finanziaria
Al fine di assicurare la copertura finanziaria, la legge di Bilancio 2021 ha previsto un aumento dell’aliquota aggiuntiva dovuta alla Gestione separata corrispondente ai seguenti valori:
- 0,26% per l’esercizio 2021;
- 0,51% per ciascuno degli esercizi 2022 e 2023.
Obblighi e oneri per i beneficiari dell’indennità
Qualora, nel corso della corresponsione dell’indennità, venga chiusa la partita iva ciò determina l’automatica cessazione dell’erogazione, con recupero delle mensilità eventualmente erogate indebitamente.
Inoltre, l’erogazione della suddetta indennità per gli autonomi prevede la loro partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale.