A cura del Dott. Recchia Luca
PREMESSA
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020), vengono introdotte proroghe e nuove disposizioni aventi l’obiettivo di mantenere, nonchè incrementare l’accesso delle imprese alla liquidità.
Questi interventi, nella consapevolezza che gli effetti economici della pandemia sono tuttora in corso, sono motivati dal fatto di consentire alle imprese di beneficiare degli aiuti di stato all’interno del temporary framework.
1 – PROROGA DEI PRESTITI GARANTITI DAL FONDO DI GARANZIA
La Legge di Bilancio interviene, prevedendo in merito:
- una proroga al 30.06.2021 delle disposizioni in materia di garanzie erogate a supporto della liquidità delle PMI,previste dall’art. 13 del Decreto Liquidità;
- un allungamento a 15 anni della durata per la restituzione deifinanziamenti sino a Euro 30.000 euro previsti dall’art. 13, comma 1, lettera m), del Decreto Liquidità, mantenendo la durata di 24 mesi di preammortamento. Per quanto riguarda i finanziamenti già deliberati e/o già erogati è possibile chiedere l’allungamento della loro durata fino a 15 anni, con il mero adeguamento della componente Rendistato del tasso d’interesse applicato, in relazione alla maggiore durata del finanziamento;
- limitatamente alle c.d. “mid-cap”(imprese aventi un numero di dipendenti superiore a 250 ma inferiore a 500), una proroga al 28.02.2021, per il ricorso al credito garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Le richieste di finanziamento garantito che verranno presentate dal 01.03.2021 faranno riferimento allo strumento “Garanzia Italia” SACE;
- un rifinanziamento del Fondo di Garanzia per le PMI per l’importo di Euro 4,5 miliardi.
2 – PROROGA DELLA MORATORIA EX LEGE SUI MUTUI DELLE PMI
La misura estende al 30.06.2021 la moratoria straordinaria sui mutui delle PMI prevista dal Decreto Cura Italia. La misura si applica nei confronti di quelle PMI che non presentavano, alla data del 17.03.2020 (data di pubblicazione del decreto Cura Italia) esposizioni deteriorate.
Per le imprese beneficiarie che avevano già ottenuto la moratoria alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, la proroga avviene automaticamente senza alcuna formalità, salvo il caso di rinuncia espressa da parte dell’impresa beneficiaria, da far pervenire al soggetto finanziatore entro il 31.01.2021 (ovvero il 31.03.2021 per le imprese del settore turistico).
3 – GARANZIE SACE
Viene prorogata al 30.06.2021 la possibilità per SACE di rilasciare le garanzie previste dal Decreto Liquidità, estendendola anche ai finanziamenti destinati alla rinegoziazione del debito.
Questo ampliamento ha l’obiettivo di assicurare alle imprese la necessaria liquidità, al fine di impiegare lo strumento di garanzia anche per rinegoziare e consolidare indebitamenti, a condizione che:
- il finanziamento preveda l’erogazione di credito aggiuntivo in misura pari al 25%dell’importo del finanziamento oggetto di rinegoziazione e
- il rilascio della garanzia sia idoneo a determinare un minor costo.
Inoltre, dal 01.03.2021, tutte le socità Mid-cap, ossia imprese aventi un numero di dipendenti compresi tra 250 e 499, potranno accedere alle garanzie statali esclusivamente tramite SACE, ma alle stesse condizioni agevolate precedentemente offerte dal Fondo garanzia PMI:
- garanzie gratuite per un importo massimo garantito sino a Euro 5 milioni;
- copertura del 90%;
- nessun obbligo per l’impresa beneficiaria di gestire, tramite accordi sindacali, i livelli occupazionali; resta, tuttavia, il divieto, per l’impresa beneficiaria, di distribuire dividendi ovvero di riacquistare azioni.
Dal 01.07.2021 potranno comunque continuare ad accedere alle garanzie SACE, tuttavia con una percentuale di copertura sino all’80% dell’importo del finanziamento, rilasciata a condizioni di mercato.
Viene inoltre ampliato il sistema delle garanzie disciplinato dal Decreto Liquidità, estendendo la possibilità di rilasciare le garanzie da parte di SACE, anche in favore di imprese di assicurazione autorizzate all’esercizio del ramo credito e cauzioni.
Infine, viene esteso l’ambito operativo di SACE con concessioni di garanzie su operazioni di cessione dei crediti pro-soluto, su prestiti obbligazionari o altri titoli di debito emessi dalle imprese.
4 – NUOVA LEGGE SABATINI
La Legge di Bilancio 2021 rifinanzia la nuova Sabatini con uno stanziamento di Euro 370 milioni. Allo stesso tempo, introduce una modifica molto importante all’incentivo richiamato, che permetterà alle nuove istanze presentate di ottenere il contributo erogato, indipendentemente dall’importo del finanziamento/leasing richiesto, in un’unica soluzione (e non più in diverse tranches), con il limite massimo di Euro 4 milioni. A breve questi cambiamenti saranno recepiti anche sulla modulistica ufficiale.
5 – FONDO A SOSTEGNO DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE
Presso il Ministero dello Sviluppo Economico, viene istituito il Fondo a sostegno dell’impresa femminile con una dotazione di Euro 20 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022, con l’intento di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile.
Si segnala sin da subito che le modalità, le diverse tipologie di intervento del Fondo e i requisiti di accesso saranno definiti con un decreto attuativo da parte del Ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia e con il Ministero dell’Economia e delle finanze, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio.
Il Fondo, in particolar modo, interverrà nei seguenti ambiti:
a) interventi per sostenere l’avvio di attività, investimenti, nonchè il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia;
b) programmi e iniziative per la diffusione della cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile;
c) programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile deve essere adeguata alle indicazioni di livello dell’Unione europea e nazionale.
Gli interventi del Fondo potranno consistere in:
a) contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero-professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età;
b) finanziamenti senza interesse, finanziamenti agevolati e combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività di imprese femminili;
c) incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno trentasei mesi, nella forma di contributo a fondo perduto per l’integrazione del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80 per cento della media del circolante degli ultimi tre esercizi;
d) percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di comunicazione e di marketing durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
e) investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali;
f) azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano.